sabato 22 marzo 2014

MOSLER E’ STATO UN MISERABILE -- I RETROSCENA




Prologo: il sesto senso che ogni creatura umana ha, chi più chi meno, aveva portato la mia persona [deca] a porsi delle domande su chi è veramente Warren Mosler, perché è venuto proprio in Italia, su chi ci sia eventualmente dietro di Lui, su chi sia veramente Paolo Barnard, su come e cosa abbia fatto per ME-MMT, su come si sarebbe evoluta la parabola della scuola economica in Italia. Su cosa rimarrà dopo, di tutto ciò ............
_______________________________________________________________________



[Alcune considerazioni su...]                                     (versione stampabile)

CAPIRE PERCHE’ MOSLER E’ STATO UN MISERABILE.   I RETROSCENA


Premessa: se l’inventore della cura del cancro è personalmente una merda, a qualcuno di voi frega qualcosa?
Ok, Mosler è una merda, ma la Mosler Economics è veramente la salvezza della democrazia e dei popoli.
Quindi si va avanti con la teoria e senza la cacca che l’ha inventata.
Warren Mosler mi ha veramente spaccato l’anima. Mi ha tradito, umiliato, e soprattutto mi ha usato. Parlo solo di me, perché i Gruppi Territoriali MEMMT che difendevo proprio da questa ignominia di Mosler mi hanno accoltellato alle spalle, e ora sono tutti a Siena a leccare il culo di Warren, dopo aver leccato quello di un bamboccio di 20 anni di nome Invernizzi.
Per cui sti Gruppi Territoriali MEMMT ora si trovano sdraiati sotto la fossa biologica della dignità umana, e possono crepare. Come è giusto che sia per chi non sa difendere la propria dignità. Ok, continuo.
Warren Mosler nasce come ragazzino con una laurea in economia da 2 soldi in un’università dei Puffi (in USA conta dove ti laurei non se ti laurei). Va a lavorare in banca e si occupa subito di trading, finanza ecc. E’ in gamba, uno scalatore implacabile, capisce meglio di chiunque altro il gioco dei soldi e ne fa tantissimi. Poi li perde tutti, o quasi.
Nel frattempo associa alla sua esperienza di economista quella politica, e lì iniziamo a capire che Mosler è un genio dell’economia ma un minorato mentale in molte altre cose. Si candida come Tea Party Democrat… No, fermi, giuro che quando la cosa si è saputa in America, hanno riso da San Diego a Boston, probabilmente la causa di un sisma quell’anno a Huston.
Non vi spiego, ma è come se uno in Italia si fosse candidato come Trotzkista in Forza Nuova. Ok.


Ma Mosler fa anche altre cose meno dementi. Scopre di sua iniziativa alcune realtà fondamentali di macroeconomia che altri giganti del pensiero economico avevano di certo già intuito, ma mai formulato con la chiarezza e potenza di Mosler.
Purtoppo Warren è un trader, non un docente, e non se lo caga nessuno ai livelli che contano. Fino al giorno in cui un’anonima dottoranda dell’Università del Missouri Kansas City (UMKC), Pavlina Tcherneva, lo scopre e s’interessa alle sue idee.
Questo contagia alcuni accademici di quell’università, come Randy Wray e Stephanie Kelton, o Mathew Forstater, e le idee di Mosler iniziano a diventare materia d’insegnamento.
Lui, il trader ora ricchissimo, apre il portafoglio e sponsorizza la UMKC a suon di milioni di dollari, continuando nel frattempo a sfornare teoria economica geniale come noi sforniamo sbadigli alla mattina. La storia continua…
E continua male, purtroppo per Mosler. Primo: quella che era la Mosler Economics che lui ha impartito a tutti sti Prof., viene rinominata a sua insaputa Modern Money Theory da un fesso australiano. Qui già scompare il nome di Warren.
Poi i Prof. che lui ha cresciuto e reso ora celebri lo snobbano, non lo nominano quasi mai (quando io feci il più grande convegno di economia della Storia a Rimini nel 2012, i 4 Prof. della UMKC da me ospitati non lo nominarono neppure una singola volta), scrivono lavori scientifici con le sue idee, ma anche con sfilze di castronerie teoriche, e non lo consultano mai.
Poi la UMKC fa un bordello coi suoi soldi, e tutto va a puttane. Per Warren Mosler i giorni diventano tristi. E il giorno più triste, la pagina d’infamia, fu questo: Mosler si rendeva conto che senza un titolo di Prof. lui non veniva ascoltato dal mondo accademico internazionale, ne andava della salvezza di milioni di persone nella grinfie del Neoliberismo, e chiese ai docenti della UMKC che lui aveva creato dal nulla di proporlo per una laura Honoris Causa.
Gli disse “Aiutatemi a essere ascoltato, vi ho dato tutto”. I Prof. della UMKC gli risposero sereni: “Ti sei montato la testa” (pausa vomito). Quindi una storia rivoltante. Fino al giorno in cui…
… Paolo Barnard lo scopre, capisce cosa è successo e lo lancia in Italia, dopo aver buttato al cesso quei campioni di gratitudine dei Prof. della UMKC. Non solo. Un pomeriggio a Cagliari Barnard gli dice “Hey man, devi riprenderti il nome della tua teoria, fanculo sta MMT del piffero, da oggi è Mosler Economics MMT”.


Barnard è una macchina da guerra, e si butta anima e corpo dietro a Warren e soprattutto alla sua economia salva vita e salva nazione. Nell’arco di pochi mesi il dimenticato Warren Mosler passa da platee americane da 15 o 30 persone al massimo, a migliaia di fans in Italia, sale stracolme fino al ridicolo, editori che lo rincorrono, un Tour nazionale italiano da rock-star, e non solo.
Il Barnard va in Tv con la Mosler Economics, milioni di italiani ascoltano quelle idee. La politica si muove, Mosler finisce in Parlamento a parlare di finanza, e l’ariete Barnard va anche oltre. Prende a calci nei denti gli economisti ‘di sinistra’ italiani fino al punto dal costringerli a interessarsi a sto Mosler.
Barnard mena sberle a sti puzzoni, e per esempio il Prof. Cesaratto (quello che stasera è con Warren a Siena) viene pescato a insultare Mosler (“Mosler è uno speculatore che specula sulla buona fede della gente”) e costretto a una abiura da diarrea. Bagnai passa da insulti persino peggiori allo strisciare davanti a Mosler a Roma con le perline di sudore in fronte.
In Italia si formano i Gruppi Territoriali della Mosler Economics, una prima mondiale, la divulgazione delle idee dell’americano diventa potente. E più di una volta Warren Mosler viene sentito declamare “Paolo Barnard oggi è la MEMMT nel mondo. Nulla e nessuno ha mai fatto tanto per la MEMMT come lui in tutta la mia vita”. Che bella storia eh?
Ed è qui che arriva la coltellata alla mia schiena. Accade che un bamboccio col QI di un preservativo e che studia all’Università di Bergamo fa sì che Mosler venga, per la prima volta nella sua vita, invitato come Visiting Professor in quell’ateneo per tutto il mese di marzo 2014. Attenzione! 
Notate la parola CHIAVE: Professor. Warren Mosler sdraiato nel suo letto di casa  vede il tappeto rosso dei sogni di tutta una vita srotolarsi davanti a sé. 
L’ACCADEMIA lo vuole. Non sarà più il trader snobbato dai Prof., non sarà più solo una rock-star del popolino italiano.
Sarà Professore
… perde la testa.
Perde la testa, perde la testa.
Ma in un modo da non crederci. Warren Mosler si consegna anima, corpo, moglie, vita e prostata nella mani dell’Invernizzi, e di colpo scompare da Paolo Barnard e dai Gruppi Territoriali MMT.
Il resto della storia è orribile, l’ho scritta negli articoli precedenti e non la riscrivo qui, è fatta di umiliazioni a me, di imbarazzati silenzi, di una situazione dove avrei dovuto sputare sulla mia dignità a causa del servilismo ignobile di Mosler di fronte ai suoi nuovi ‘divi’. Mosler mi ha usato.
Ora che zompa da un ateneo all’altro io non valgo più un cazzo per lui, manco sono stato degno di sue risposte a 2 mesi di miei accorati appelli a lui. E sto pezzo di merda, che ora fa a me quello che fecero a lui, è in negazione totale della porcata che ha fatto, e fa pure la vittima.
L’ultima sua mail a me recitava “Non mi interessa”.
Ok. Si fotta.
Nulla è peggio al mondo di chi ha subito il torto e non sa trattenersi dal farlo ad altri.
E come non dare ragione a Barnard, il più geniale, il più intrattabile, il più perdente dei giornalisti ???

Nessun commento:

Posta un commento