lunedì 24 marzo 2014

SOTTOMARINI INVISIBILI RUSSI Варшавянка

 


I sottomarini invisibili russi e la crisi nel Mediterraneo

I classe “Varshavyanka” (Progetto 636m) - Варшавянка
- di Gabriele Lombardo -

Varshavyanka (Варшавянка) è il nome della nuova classe di sottomarini stealth russi che sono in costruzione, test e servizio tra Mar Nero e Mar Mediterraneo.
La NATO e gli Stati Uniti hanno soprannominato questi battelli subacquei “Blacks Holes in The Ocean”  (Buchi neri nell’oceano) in quanto la loro visibilità è praticamente “0”; di fatto questi sottomarini d’attacco, appena entrano in acqua, sono impossibili da individuare, il loro motore elettrico-diesel a bassissima emissione rumorosa ne impedisce l’individuazione, così come il materiale stealth all’avanguardia e la forma, che deviano le onde sonar.
E’ chiaro dunque che i sottomarini di questa classe sono una grossa spina nel fianco delle unità navali occidentali e della difesa europea.

I classe “Varshavyanka” (Progetto 636m)
I classe “Varshavyanka” (Progetto 636m)

I sottomarini finora costruiti sono il “Novorossiisk” che ha preso il via nell’ agosto del 2010, seguito dal “Rostov-on-Don” nel novembre 2011 e dalla “Stary Oskol” nell’agosto 2013.
Il quarto battello, il “Krasnodar” ha preso il via il 20 febbraio 2014 con il varo (esattamente come gli altri) dai cantieri navali di San Pietroburgo e le immagini di “Ria Novosti” e le news di “La Voce della Russia” in diretta.
Questi sottomarini, sei in tutto in costruzione, saranno consegnati entro il 2016 ed entro lo stesso anno dovrebbero entrare in servizio. 
Attualmente il Krasnodar è entrato nel Mediterraneo (secondo indiscrezioni) o si starebbe dirigendo in esso a risposta dell’istallazione di missili nella base americana di Rota in Spagna e in schieramento contro gli incrociatori lanciamissili AEGIS statunitensi.

I classe “Varshavyanka” (Progetto 636m) sono una versione migliorata dei classe KILO
I classe “Varshavyanka” (Progetto 636m) sono una versione migliorata dei classe KILO

La flotta russa del Mediterraneo sembra non ricevesse nuovi sottomarini da almeno 23 anni, questo dato in sè e la tipologia di mezzi a conferma, bastano per tirare le somme sul fatto che ci sia in corso un riarmo nell’area mediterranea e che esistono forti attriti in aumento tra gli USA e la Federazione Russa, tra l’altro inaspriti da notizie allarmanti – ma non confermate – secondo le quali dietro la rivoluzione dell’Ucraina ci sarebbero finanziamenti della CIA americana.
Ma ritorniamo alla notizia, dopo la crisi Siriana (o almeno la parte della crisi che ha rischiato di far scoppiare la III Guerra Mondiale) la flotta russa tra Mar Nero e Mediterraneo si è infoltita fino a comprendere 12 unità di superficie significative, la vecchia ma importante portaerei “Admiral Kutsnetsov” e l’incrociatore lanciamissili pesante “Pietro il Grande” (classe Kirov) ne sono un chiaro esempio, ad esse si affiancheranno i sottomarini e, secondo indiscrezioni, alcuni di questi potrebbero essere proprio quelli della classe Varshavyanka.
Un tale schieramento di mezzi se da un lato fa comprendere che non si accettano intimidazioni, dall’altro potrebbe avere come effetto collaterale quello di far moltiplicare la presenza di unità navali USA nel Mediterraneo e far peggiorare i rapporti bilaterali tra i due paesi.

Uno dei classe “Varshavyanka” (Progetto 636m) durante il varo
Uno dei classe “Varshavyanka” (Progetto 636m) durante il varo

Al varo dell’ultimo sottomarino di questa classe, ha presieduto il capo della Marina Militare Russa l’Ammiraglio Victor Chirkov che ha fatto intendere che la flotta del Mediterraneo sarà rafforzata e che nuovi sottomarini (probabilmente questi della classe Varshavyanka del progetto 636.3 o 636m) andranno a rafforzare la flotta del Mediterraneo e del Mar Nero. 
L’ultimo sottomarino attivato in questa flotta è “L’Alrosa” della classe “Kilo” entrato in servizio nel 1990 ed unico attualmente e ufficialmente ancora in mare a navigare.

Il Comandante della Marina Russa Viktor Chirkov
Il Comandante della Marina Russa Viktor Chirkov

I sottomarini del progetto 636.3 hanno un dislocamento di 3.100 tonnellate, viaggiano ad una velocità di 20 nodi, possono immergersi fino ad una profondità di 300 metri, ed hanno 52 persone di equipaggio ciascuno.
Il loro armamento consiste in 18 siluri, mine di vario tipo e missili da crociera “Kalibr 3M54” (NATO SS-N-27 Sizzler); la missione principale di questi sottomarini invisibili, sarà l’hunter killer (cacciare ed eliminare) i sottomarini o le navi avversarie, soprattutto essi saranno una significativa minaccia per le grandi unità navali di superficie USA.
I sei sottomarini della classe Varshavyanka avranno come sede fissa la base navale russa di “Novorossiisk”.
Secondo le stime ufficiali degli esperti USA di armamenti, per poter però fronteggiare concretamente o alla pari la flotta americana con i sottomarini in questione, la Russia ne dovrebbe acquistare e mettere in mare nella flotta del Mediterraneo almeno 10 unità, ovvero 4 in più di quelle ordinate.

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