venerdì 25 aprile 2014

VI SPIEGO COSA REALMENTE ACCADE IN VENEZUELA




Venezuela: Arrestati 30 ufficiali dell’esercito = 'preparavano un golpe'

 


Venezuela. Arrestati trenta ufficiali dell’esercito: 'preparavano un golpe'

Sono ben 30 gli ufficiali di diverso grado dell’esercito del Venezuela arrestati nelle ultime settimane con la grave accusa di aver complottato per destituire il governo di Caracas.
Tra questi anche 3 generali e un capitano in pensione, arrestati a metà marzo, rinviati a giudizio da un tribunale militare per istigazione alla rivolta con l’accusa di aver guidato un progetto golpista.
Secondo le informazioni pubblicate dal quotidiano Ultimas Noticias – ma mancano conferme ufficiali – si tratterebbe dei generali dell’Aviazione Oswaldo Hernández, José Machillanda e Carlos Millán e del capitano in pensione della Guardia Nazionale (polizia militare) Juan Carlos Nieto.
All’arresto dei trenta ufficiali i servizi di sicurezza di Caracas sarebbero arrivati dopo alcune settimane di pedinamenti e intercettazioni che avrebbero rivelato i loro contatti con i gruppi di estrema destra filo statunitensi che da febbraio sono a capo di violentissime manifestazioni miranti a destabilizzare il paese e che sono costate la vita a circa 40 persone tra militanti dei partiti di sinistra, esponenti delle forze dell’ordine e manifestanti antigovernativi.
Secondo quanto hanno riferito ai media fonti del governo bolivariano, il colpo di stato era stato fissato per giovedì 20 marzo, e alla sollevazione militare avrebbero dovuto partecipare sia una parte delle forze aeree che gruppi di militari dislocati in varie città con l’obiettivo di alimentare il caos e giustificare una presa del potere da parte di una giunta militare golpista legata alle opposizioni.
Commentando la notizia degli arresti, il ministro della Difesa Ammiraglio Carmen Meléndez ha affermato che mai le Forze Armate Nazionali Bolivariane (Fanb) accetteranno l’instaurazione di un governo al di fuori della ‘via dettata dalla Costituzione’.
Già all’inizio della settimana il capo del Comando strategico operativo della Fanb, il generale Vladimir Padrino, durante un’intervista aveva detto che “ex capi militari che principalmente vivono all’estero e sottostimano la coscienza patriottica e costituzionale” dei militari “e della popolazione” avevano rivolto “appelli sovversivi e irrispettosi” alla forze armate per rovesciare Maduro.
Nelle ultime settimane sono finiti in carcere anche alcuni agenti e dirigenti di polizia, accusati dai tribunali di aver operato in maniera violenta contro alcuni manifestanti in molti casi per fornire argomenti alle opposizioni golpiste ed aumentare la tensione nel paese.
ED ORA PASSIAMO ALLE BUONE NOTIZIE :


Venezuela: Maduro annuncia nuova offensiva economica 

 

Venezuela: Maduro annuncia nuova offensiva economica
Mentre procede a piccoli passi il dialogo intrapreso da alcuni giorni fra governo e opposizione con la mediazione delle istituzioni latinoamericane, il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, ha annunciato ieri che dopo Pasqua sarà varata una “nuova offensiva economica” mirata a “bilanciare l’intera economia”.
“Il prossimo martedì 22 aprile comincia la nuova offensiva economica per la produzione, il rifornimento (di beni di prima necessità che scarseggiano, ndr), i prezzi giusti” ha annunciato il capo dello Stato, sottolineando che la cosiddetta “offensiva” sarà “superiore” a quella intrapresa alla fine dell’anno scorso, quando ordinò di abbassare i prezzi degli elettrodomestici e dei prodotti di largo consumo dopo aver accusato i commercianti, e in particolare le catene che gestiscono la grande distribuzione, di speculare gonfiandoli fino al 1000%.
Applicata a partire da febbraio, la “legge dei prezzi giusti” punta a limitare i margini di profitto dei commercianti, fissando dure sanzioni per accaparratori e speculatori.
“Questo – ha detto il presidente – è il fronte principale sulla strada della Rivoluzione Bolivariana per quest’anno e per quelli che verranno per avere un modello sociale di successo, un modello economico e sociale di successo di fronte al capitalismo che privatizza tutto”. 
Maduro ha anche chiesto l’aiuto della popolazione per “fare fronte al sabotaggio, alla speculazione e alla guerra economica”, reiterando che lo sviluppo di una “nuova economia, non basata sulla rendita e non dipendente” è la grande priorità del Venezuela, quinto esportatore di petrolio al mondo.
“Dobbiamo produrre di più, produrre tutto, smettere di importare…crescere economicamente, costruire una nuova cultura del risparmio, superare i vizi del consumismo” ha concluso il presidente, annunciando anche un’imminente riforma fiscale.

 

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