giovedì 21 agosto 2014

SEGRETO DI STATO -- W 1027/40 g. Rs. -- MEMORANDUM SULL'ACCORDO COMMERCIALE TEDESCO-SOVIETICO FIRMATO L'11 FEBBRAIO 1940




Memorandum sull'accordo commerciale
tedesco-sovietico firmato l'11 febbraio 1940



 

QUESTO DOCUMENTO INAUGURA LA SERIE D'ARTICOLI PROLOGO PER UN MIO ARTICOLO IN CANTIERE :

Ministero degli Esteri


SEGRETO DI STATO --  W 1027/40 g. Rs.



MEMORANDUM SULL'ACCORDO COMMERCIALE TEDESCO-SOVIETICO FIRMATO L'11 FEBBRAIO 1940


L'Accordo si basa sulla corrispondenza, citata in preambolo, tra il Ministro per gli Affari Esteri del Reich ed il Presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo Molotov, del 28 settembre 1939.
L'Accordo rappresenta il primo grande passo verso il programma economico desiderato da entrambe le parti, e verrà seguito da altri.

1. L'Accordo copre un periodo di 27 mesi, cioè, le forniture sovietiche, che vanno eseguite entro 18 mesi, verranno compensate a loro volta da forniture tedesche entro 27 mesi.
Il punto più problematico della lettera del 28 settembre 1939, e cioè che le forniture di materie prime sovietiche andavano compensate con forniture di prodotti industriali tedeschi in un periodo di tempo più lungo, è quindi stato risolto secondo i nostri desideri. Questo non è stato possibile senza un duro confronto.
Solo il messaggio personale del Ministro degli Esteri del Reich a Stalin ci ha portati all'accordo finale.
La clausola dei 18 e 27 mesi rappresenta una soluzione di compromesso, dato che ad intervalli prestabiliti, e cioè ogni 6 mesi, le reciproche forniture di merci devono essere bilanciate secondo la proporzione prefissata. Se questa proporzione non viene rispettata, cioè in particolare se le forniture tedesche sono in arretrato rispetto alle forniture sovietiche fissate nell'Accordo, l'altra parte ha diritto a sospendere temporaneamente le proprie forniture, fino a che la proporzione non viene raggiunta di nuovo.
Questa clausola è fastidiosa, ma non ci è stato possibile eliminarla, dato che è stata adottata da Stalin stesso nei colloqui finali.

2. Le forniture sovietiche.
Secondo l'Accordo, l'Unione Sovietica fornirà entro i primi 12 mesi materie prime per un importo di circa 500 milioni di Reichsmark.
Inoltre, i Sovietici forniranno materie prime, previste dall'Accordo creditizio del 19 agosto 1939, per un importo di circa 100 milioni di Reichsmark.
Le materie prime più importanti sono le seguenti :
1.000.000 di tonnellate di cereali per mangimi, e di legumi, per un importo di circa 120 milioni di Reichsmark
900.000 tonnellate di petrolio per un importo di circa 115 milioni di Reichsmark
100.000 tonnellate di cotone, per un importo di circa 90 milioni di Reichsmark
500.000 tonnellate di fosfati
100.000 tonnellate di minerali di cromo
500.000 tonnellate di minerali di ferro
300.000 tonnellate di rottami di ferro e ghisa
2.400 chilogrammi di platino
Minerali di manganese, metalli, legnami, e numerose altre materie prime.
A ciò vanno aggiunte anche le esportazioni sovietiche nel Protettorato, non incluse nell'Accordo, per un importo di circa 50 milioni di Reichsmark.
In tal modo, le forniture nette di merci dall'Unione Sovietica nel primo anno ammonteranno ad un totale di 650 milioni di Reichsmark.
Inoltre, vi sono altri importanti benefici.
Sulla base della corrispondenza del 28 settembre 1939, l'Unione Sovietica ci ha concesso diritti di transito da e per la Romania, l'Iran, l'Afghanistan e i paesi dell'Estremo Oriente, cosa particolarmente importante in vista degli acquisti tedeschi di soia dal Manchukuo.
I costi di trasporto lungo la ferrovia transiberiana sono stati ridotti del 50 per cento per la soia. Gli addebiti di trasporto in transito verranno regolati tramite un sistema di compensazione, ed ammontano a circa 100 milioni di Reichsmark.
Aggiungendo alcune altre voci (percentuale di compensazione negli acquisti di materie prime da parte dell'Unione Sovietica presso paesi terzi), si può ritenere che durante i primi 12 mesi le forniture ed i servizi resi dai Sovietici ammonteranno ad un totale di circa 800 milioni di Reichsmark.

3. Finora, solo una parte delle forniture sovietiche per il secondo anno di trattato è stata fissata. Durante i primi sei mesi del secondo anno di trattato, l'Unione Sovietica fornirà alla Germania materie prime per un valore di 230 milioni di Reichsmark, dello stesso tipo di quelle del primo anno di trattato.
Si prevede che i negoziati verranno ripresi prima della scadenza del primo anno di trattato, e le quantità per gli scambi di merci per il secondo anno di trattato verranno allora definite, ed anche aumentate al di sopra del volume del primo anno di trattato.

4. Le forniture tedesche includono prodotti industriali, procedimenti ed installazioni industriali, nonché materiali bellici.
Le forniture sovietiche dei primi 12 mesi dovranno venir compensate da noi entro 15 mesi.
Le forniture sovietiche dei primi 6 mesi del secondo anno di trattato (mese dal 13esimo al 18esimo) dovranno venir compensate da noi entro 12 mesi (mese dal 16esimo al 27esimo).

5. Tra le forniture sovietiche dei primi 18 mesi ci sono 11.000 tonnellate di rame, 3.000 tonnellate di nichel, 950 tonnellate di stagno, 500 tonnellate di molibdeno, 500 tonnellate di wolframio, 40 tonnellate di cobalto. Queste forniture di metalli sono destinate ad eseguire le forniture tedesche all'Unione Sovietica.
Dato che questi metalli non sono immediatamente disponibili in Germania, e non verranno consegnati fino a che il trattato non entrerà in vigore, sarà necessario coprire il periodo iniziale, facendo uso dei metalli delle nostre riserve per le forniture tedesche all'Unione Sovietica, ripianandole poi con le forniture sovietiche in arrivo.
Non è stato possibile ottenere alcuna altra soluzione, come la consegna anticipata dei metalli, da noi inizialmente richiesta. Inoltre, l'Unione Sovietica ha dichiarato la propria disponibilità ad agire come acquirente di metalli e materie prime presso paesi terzi.
Al presente, non è possibile giudicare in quale misura si possa adempiere tale promessa, in vista delle intensificate contromisure inglesi. Ma dal momento che Stalin stesso ha ripetutamente promesso un aiuto generoso da questo punto di vista, ci possiamo aspettare che l'Unione Sovietica compirà ogni possibile sforzo.

6. I negoziati sono stati molto difficili e lunghi, per motivi sia materiali che psicologici.
Indubbiamente, l'Unione Sovietica ha promesso molto di più di quanto si possa giustificare da un punto di vista puramente economico, e dovrà svolgere le forniture alla Germania parzialmente a discapito delle proprie stesse necessità. D'altra parte, è comprensibile che il governo sovietico sia ansioso di ricevere come compensazione quegli articoli che difettano all'Unione Sovietica.
Dal momento che l'Unione Sovietica non importa alcun tipo di prodotto di consumo, i loro desideri riguardavano esclusivamente prodotti finiti e materiali bellici. Quindi, in molti casi, le ristrettezze sovietiche coincidono con quelle tedesche, come ad esempio i macchinari per la produzione di munizioni d'artiglieria.
Non è stato facile trovare un compromesso tra gli interessi delle due parti. Dal punto di vista psicologico, la sfiducia dei Russi, sempre presente, ha avuto importanza, così come la paura della responsabilità.
Ed il Commissario del Popolo Mikoyan ha dovuto riportare numerose questioni a Stalin in persona, non avendo egli autorità decisionale sufficiente.
Nonostante tutte queste difficoltà, durante i lunghi negoziati il desiderio del governo sovietico di aiutare la Germania e di consolidare fermamente l'intesa politica anche in terreno economico è diventato sempre più evidente.
L'Accordo significa per noi una porta spalancata sull'Oriente.
Gli acquisti di materie prime dall'Unione Sovietica e da paesi confinanti con essa possono essere ancora considerevolmente aumentati.
Ma è essenziale adempiere gli impegni tedeschi nella misura necessaria.
Visti i grandi volumi, questo richiederà uno sforzo speciale.
Se riusciamo ad estendere ed espandere le esportazioni verso l'Est secondo il volume necessario, gli effetti del blocco commerciale inglese verranno decisivamente indeboliti dall'arrivo delle materie prime importate.

Berlino, 26 febbraio 1940
SCHNURRE

(traduzione dall'inglese di Michele Armellini)

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