lunedì 29 settembre 2014

DARSI UNA SVEGLIATA ANTITUMORALE




1)

DARSI UNA SVEGLIATA ANTITUMORALE E PRENDERSI UN ESTRATTORE


LETTERA

GIOVANE ATTIVO SU DIVERSI FRONTI

Ciao Valdo voglio brevemente raccontarti la mia storia. Sono un ragazzo di 32 anni, sportivo da sempre, con esperienze musicali e attività sociali di vario tipo. Ho pure conseguito una laurea triennale. Sto nel contempo impegnandomi in concrete responsabilità lavorative.

TREMENDI MALESSERI FIN DALL'ETÀ INFANTILE

Fin da bambino accusavo problemi di vario tipo astenia cronica, malesseri di ogni tipo, carenza di vitamine, febbri e crisi influenzali. I dolori alle gambe erano tremendi. Nonostante ciò ho reagito alla grande e ho continuato a sudare con il calcio. Forse è stato proprio lo sport a salvarmi. Ma all'età di 23 anni ho capito che non potevo continuare. Diarree continue, svenimenti, emicranie, cefalee quasi quotidiane, depressione, diplopia, mal di schiena, colite, impotenza, dermatite diffusa, alitosi cronica con annesso un ricovero infruttuoso. 

FATICOSI ESAMI UNIVERSITARI

Ciononostante non prendevo medicine, a parte antibiotici da bambino. Preparare gli esami universitari era una tragedia e una sofferenza immani. Smisi con il calcio per qualche anno. Ricorsi ad una omotossicologa la quale, dopo un anno senza risultati e con tanti soldi spesi, mi sottopose a delle flebo chelanti EDTA che mi diedero molto sollievo e mi bloccarono la diarrea. Ne feci undici, 150 euro l'una. Poi assunsi L'Ultrathione Sport e il Cellfood per un anno, integratori americani.

ATTIVITÀ CALCISTICA POSITIVA MA STREMANTE

Ammetto che con questa cura feci miglioramenti tant'è che ripresi col calcio agonistico con successo. Però dopo le partite di calcio ero stremato e dosavo gli allenamenti per non soccombere. Allora mi sottoposi ad un test e poi ad un secondo. Risultai intollerante al glutine, al sodio benzoato, alle proteine. Iniziata la dieta senza glutine, qualche sintomo se ne andò, ma ne trassi benefici minimi. Non riuscivo a mangiare nulla, manco il riso bianco. Una tragedia totale. Ricordo che ad un certo punto mangiavo solo carne di manzo! Smisi dopo qualche mese. Poi passai al cavallo, che ho mangiato fino a tre mesi fa senza problemi grossi, più riso integrale e patate.

FINO A TRE MESI FA NON REGGEVO SEMPLICEMENTE I RITMI QUOTIDIANI

Tengo a precisare che la gente comune e anche qualche medico mi hanno da sempre considerato un ipocondriaco, dicendomi che lo sconquasso è determinato da fissazioni mentali trasmesse poi al corpo. Io però non ci ho mai creduto. Dentro di me sono una persona molto viva. Era il corpo ad essere stanco, stremato, esausto. La mia alimentazione era basata sempre su pasta e pane senza glutine, su patate, cavallo e riso bianco. Comunque mi rendevo conto di non reggere i ritmi quotidiani. Dovevo andare a letto alle 22. Riuscivo a svegliarmi alle 7 e 45 e spesso dovevo recuperare al pomeriggio e durante il fine settimana. In pratica la mia vita era un letargo. Passavo le giornate mezzo assonnato e con il mal di schiena. Questo fino a tre mesi fa.

LA SALVEZZA IN UN SEMPLICE ESTRATTORE DI SUCCHI 

Poi non so come ho scoperto l'esistenza della centrifuga e me la sono comprata. Da Aprile 2014 ho eliminato la carne totalmente, mangio riso integrale, centrifugati di verdure, carote, limoni al mattino, pompelmo, sedano, cetrioli, con annessi digiuni di 40 ore e idrocolonterapia che non so se mi aiuta sinceramente.

SUPERAMENTO DI OGNI TRAGUARDO ENERGETICO 

Dopo circa 40 giorni posso dire senza remore che la situazione è decisamente migliorata. Vado a letto a mezzanotte e mi sveglio alle 7 senza stanchezza, e già questo è un traguardo enorme per me. Il mal di testa è quasi sparito. Ho qualche crisi depurativa segnalate dallo stato delle mie labbra un po' emaciate e con qualche ferita già da un mese. Altra cosa che ho osservato è che mi crescono le unghie in maniera molto più veloce di prima.

SE NON CI SI SVEGLIA DA SOLI CI PENSA IL TUMORE A FARLO

Dopo due mesi di dieta vegana non mi sento ancora di poter cantare vittoria, però posso ben dire che la tua impostazione è molto molto seria e che la gente deve darsi una svegliata se non vuole essere svegliata da un tumore. Io ho fatto terapie, ho assunto integratori, ho girato curomani a non finire, medici, omeopati, osteopati e terapisti vari, sempre con risultati scarni e trascurabili. La vera cura è l'alimentazione quotidiana vegetale possibilmente cruda. Grazie Valdo di ciò che fai.
Anonimo

*****

RISPOSTA

DALLA CARNE DI CAVALLO AI SUCCHI DI FRUTTA E DI VERDURA

Ciao Anonimo. Per quanto possano fare impressione le tue diete di qualche mese fa a base di carne di manzo e di cavallo, la tua franchezza espressiva è tale da risultare preziosa per chi legge. Anche la grinta e la determinazione nel resistere eroicamente ai peggiori malesseri e nel ricercare una soluzione ad essi, mettono in evidenza doti di carattere non comuni. Giocare a calcio col mal di schiena, tanto per fare un esempio, dimostra un coraggio e uno spirito di sacrificio che pochi hanno.

NOVANTA GIORNI DI AUTENTICA RIVOLUZIONE

Passare da una vita problematica e letargica, sempre ai limiti del crollo fisico, alle tue attuali scelte ribelli ed innovative, e farlo in appena 90 giorni rappresenta un recupero di strabiliante significato.
Giustamente vieni premiato per quanto hai saputo fare. Mi dai anche una grande soddisfazione personale nel rendermi partecipe dei tuoi successi.

MERITI UN SUCCESSO FORMIDABILE E DURATURO

Tengo solo a specificare che i digiuni da 40 giorni e le idrocolonterapie non sono farina del mio sacco e faresti bene a lasciare da parte queste pratiche ai limiti dell'invasività. La tua testimonianza è davvero speciale e motivante, e sarò il primo a gioire dei successi ulteriori che seguiranno. Non è pertanto il caso di mettere a repentaglio gli obiettivi raggiunti con pratiche rischiose e con sperimentazioni ai limiti.

Valdo Vaccaro

 


2)

Medico rifiuta la Chemio per la Moglie: ecco la Terapia che ha scelto

Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Sidney Winawer, un oncologo famoso in tutto il mondo per i suoi studi. Sidney dirige un laboratorio di ricerca sul cancro a NewYork, uno dei centri più importanti del mondo.

Per decenni ha curato centinaia di pazienti malati di
tumore con la chemioterapia (la chemio è cancerogena), metà dei quali però sono deceduti. Sfortuna volle che tale diagnosi toccò anche alla moglie Joanna. Al nostro oncologo erano ben noti i gravi danni collaterali causati da terapie quali chemio e radioterapia, decise così di non utilizzarle come trattamento per la propria moglie.
Provate adesso ad indovinare quale metodologia ha adottato al posto di queste potenziali “armi chimiche” ?!
Il luminare newyorkese si è affidato alla somatostatina, quella del povero medico italiano Luigi Di Bella, accusato di essere un ciarlatano e suscitare speranze illusorie.
Ma – come lo stesso Winawer ha sostenuto nel libro Dolce è la tua voce, pubblicato nel 1998 – l’illusione peggiore è quella della chemioterapia.
Come leggiamo in un noto blog:
La chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione, ma al prezzo di distruggere completamente il midollo e le difese immunitarie dell’organismo, col risultato che quest’ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di nuovo, per anni o anche per il resto della vita.
Le persone non hanno idea di quanto siano tossici questi medicinali, sappiate che aumentando di poco le dosi di una sola seduta di chemioterapia si uccide un cane nel 100% dei casi.
L’animale morirebbe per avvelenamento nel giro di pochi giorni: potete controllare voi stessi, la tossicologia è pubblica.
Inoltre, per smaltire questi farmaci occorrono mesi: molto di più della durata di ogni ciclo terapeutico.
Sembra che dopo alcuni anni la moglie morì comunque.
Come molti di voi avranno notato, abbiamo preferito non approfondire oltre questa notizia (contrariamente con quanto fatto in relazione ad altri articoli), lasciando tale compito ai lettori più curiosi.
Questo anche perchè in rete vi sono alcune notizie contrastanti riguardo a quanto trattato.



 





3)

20 Studi analizzano l’azione

della Cannabis contro il Cancro

 

 

Una rassegna di Studi che analizzano nel dettaglio l’azione della Cannabis contro le varie tipologie di Cancro che possono svilupparsi nell’essere umano



Naturalmente gli Studi hanno necessità di approfondimento, come sottolineano gli autori nelle singole conclusioni, ma sicuramente viene alla luce un ruolo importante della Cannabis contro lo sviluppo di questa malattia.


Ecco i risultati dei vari studi suddivisi per tipologia:

Cancro al Cervello

1.  Uno studio pubblicato sul British Journal of Cancer ,  condotto dal Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università Complutense di Madrid, ha determinato che il Tetraidrocannabinolo (THC) e altri cannabinoidi inibiscono la crescita tumorale. Essi erano responsabili per il primo studio clinico finalizzato a valutare l’azione antitumorale dei cannabinoidi. L’azione dei cannabinoidi era sicura ed è stato raggiunta con zero effetti psicoattivi. Il THC ha una azione utile per diminuire le cellule tumorali in due dei nove pazienti dello studio.
2.  Uno studio pubblicato in The Journal of Neuroscience  ha esaminato gli eventi biochimici di danno neuronale, sia acuti che lentamente progressivi, nelle malattie neurodegenerative. Hanno condotto uno studio di risonanza magnetica che ha esaminato il THC (il principale composto attivo della marijuana), ed ha scoperto che ha ridotto un danno neuronale nei ratti. I risultati di questo studio dimostrano che il sistema cannabinoide può servire per proteggere il cervello contro la neurodegenerazione.
3.  Uno studio pubblicato in The Journal of Pharmacology and Therapeutics sperimentale  ha riconosciuto il fatto che i cannabinoidi hanno dimostrato di possedere proprietà antitumorali. Questo studio ha esaminato l’effetto del cannabidiolo (CBD, composto cannabinoide non psicoattivo) su linee cellulari di glioma umano. L’aggiunta di cannabidiolo ha portato ad un drastico calo nella vitalità delle cellule di glioma. Il glioma è una parola usata per descrivere il tumore al cervello. Lo studio ha concluso che il cannabidiolo è stato in grado di produrre una significativa attività antitumorale.
4.  Uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Therapeutics  delinea come i tumori cerebrali siano altamente resistenti ai trattamenti antitumorali attuali, e quindi ciò rende fondamentale trovare nuove strategie terapeutiche volte a migliorare la prognosi dei pazienti affetti da questa malattia. Questo studio ha anche dimostrato l’inversione di attività tumorale nel Glioblastoma multiforme.

Cancro al seno

5.  Uno studio pubblicato nel US National Library of Medicine , condotto dal California Pacific Medical Center, ha stabilito che il cannabidiolo (CBD) inibisce la proliferazione delle cellule di cancro al seno umano e l’invasione. Inoltre hanno anche dimostrato che il CBD riduce significativamente la massa tumorale.
6.  Uno studio pubblicato in The Journal of Pharmacology and Therapeutics sperimentali  ha determinato che il THC e il cannabidiolo hanno ridotto drasticamente la crescita delle cellule di cancro al seno. Hanno inoltre confermato la potenza e l’efficacia di questi composti.
7.  Uno studio pubblicato nel Journal Cancer Molecular  ha mostrato che il THC riduce la crescita del tumore e dei numeri tumorali. I ricercatori hanno determinato che i cannabinoidi inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali, inducono l’apoptosi delle cellule tumorali e alterano l’angiogenesi tumorale. Questo studio fornisce una forte evidenza di positività per l’uso di terapie basate su cannabinoidi per la gestione del cancro al seno.
8.  Uno studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America (PNAS),  ha determinato che i cannabinoidi inibiscono la proliferazione delle cellule di cancro al seno umano.

Cancro ai Polmoni

9.  Uno studio pubblicato sulla rivista Oncogene ,  dalla Harvard Medical Schools, Dipartimento di Medicina Sperimentale, ha stabilito che il THC inibisce il fattore di crescita epiteliale indotta dal cancro ai polmoni tramite migrazione cellulare. Inoltre affermano che il THC dovrebbe essere esplorato come nuova molecola terapeutica nel controllare la crescita e la metastasi di alcune tipologie di tumori polmonari.
10.  Uno studio pubblicato dalla US National Library of Medicine  presso l’Istituto di Tossicologia e Farmacologia, del Dipartimento di Chirurgia Generale in Germania, ha determinato che i cannabinoidi inibiscono l’invasione delle cellule di cancro. Effetti sono stati confermati nelle cellule tumorali primarie in un paziente affetto da cancro ai polmoni. Nel complesso i dati indicano che i cannabinoidi diminuiscono l’invasività delle cellule tumorali.
11.  Uno studio pubblicato dalla US National Library of Medicine , condotto dalla Harvard Medical School ha esaminato il ruolo dei recettori dei cannabinoidi nelle cellule tumorali del polmone. Hanno infine determinato l’efficacia e suggerito che dovrebbero essere usati per il trattamento contro le cellule del cancro al polmone.

Cancro alla prostata

12.  Uno studio pubblicato nel US National Library of Medicine  mostra una diminuzione delle cellule tumorali prostatiche agendo attraverso i recettori dei cannabinoidi.
13.  Uno studio pubblicato nel US National Library of Medicine  ha delineato diversi studi che dimostrano l’efficacia della cannabis sul cancro alla prostata.
14.  Un altro studio pubblicato dalla US National Library of Medicine  ha stabilito che la sperimentazione clinica del CBD contro il carcinoma prostatico è un fattore determinante, sostenendo che l’attivazione dei recettori dei cannabinoidi induce l’apoptosi delle cellule di carcinoma della prostata. Hanno anche analizzato che il cannabidiolo ha inibito significativamente la vitalità cellulare delle cellule maligne.

Cancro del sangue

15.  Uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Pharmacology  ha recentemente dimostrato che i cannabinoidi inducono l’inibizione della crescita e l’apoptosi nelle cellule di linfoma malate. Lo studio è stato sostenuto da sovvenzioni del Swedish Cancer Society, il Consiglio svedese della ricerca e della Cancer Society di Stoccolma.
16.  Uno studio pubblicato sull’International Journal of Cancer  ha anche determinato e illustrato che i cannabinoidi esercitano effetti antiproliferativi e proapoptotici in vari tipi di cancro e nel linfoma a cellule del mantello.
17.  Uno studio pubblicato nel US National Library of Medicine  condotto dal Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia dalla Virginia Commonwealth University ha determinato che i cannabinoidi inducono apoptosi nelle cellule leucemiche.

Cancro Orale

18.  Uno studio pubblicato dalla US National Library of Medicine  mostra che i cannabinoidi sono potenti inibitori della respirazione cellulare e sono tossici per i tumori orali altamente maligni.

Cancro del fegato

19.  Uno studio pubblicato dalla US National Library of Medicine  ha stabilito che che il THC riduce la vitalità delle linee cellulari di HCC umano (fegato epatocellulare carcinoma, linea di cellule umane) e ne rallenta la crescita.

Cancro del pancreas

20.  Uno studio pubblicato su The American Journal of Cancer  ha stabilito che i recettori dei cannabinoidi sono espressi in linee cellulari tumorali pancreatiche umane e biopsie tumorali a livelli molto più elevati rispetto al tessuto pancreatico normale. I risultati hanno mostrato che la somministrazione di cannabinoidi induce l’apoptosi. Hanno anche ridotto la crescita delle cellule tumorali e inibito la diffusione delle cellule tumorali pancreatiche.


Fonti:    
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