mercoledì 10 agosto 2016

INDOVINATE CHI DETIENE IL RECORD DEL TRAFFICO ORGANI


ISRAELE: PRIMATISTA MONDIALE NEL TRAFFICO DI ORGANI UMANI

Il criminale israeliano Tauber Gedalya, ex alto ufficiale di Tsahal

di Gianni Lannes

Un affare rubricato sotto l'espressione espianti: dalla Palestina all'Italia, passando per il Brasile. La realtà è una costruzione sociale, ma è impossibile negare l'evidenza. L’Italia è il luogo dove la domanda e l’offerta di organi umani si incontrano nell’ombra da decenni, grazie anche alle impunite attività illecite di criminali ebraici (sionisti e non) protetti dai servizi di sicurezza targati Tel Aviv.  Le barbe finte sotto l'egida della stella di Davide, artefici di atrocità di ogni genere (ad esempio il rapimento di Mordechai Vanunu nel 1986), proprio da noi fanno il bello ed il cattivo tempo da più di mezzo secolo (come dimostrano le stragi di Argo 16 ed Ustica)

Il commercio di organi umani è protetto anche dalla casta politica tricolore:
Singolare coincidenza: proprio in Italia -  secondo i dati del ministero dell’Interno - dalla fine degli anni ’80 il numero di bambini e adolescenti (inclusi quelli italiani) scomparsi e mai più ritrovati, risulta in aumento esponenziale. 
Alla voce prove e riscontri.
Proprio a Roma, o meglio all’aeroporto di Fiumicino il 6 giugno 2013,la Polizia di Frontiera ha arrestato Tauber Gedalya, ex alto ufficiale di Tsahal, l’esercito israeliano, ricercato dall’Interpol......

L'avvoltoio non era giunto nel belpaese in vacanza, ma per affari, ovvero per procacciare carne fresca, poiché in Italia è attiva una rete di approvvigionamento umano che attinge esclusivamente dai centri di accoglienza per minori clandestini non accompagnati, addirittura sotto il controllo del Viminale!!!

Il presidente del consiglio Renzi ed il ministro pro tempore Alfano perché non rispondono agli atti parlamentari in materia?
Cosa attende la magistratura italiana, se è non è collusa ma ha soltanto delle mele marce, per spalancare questo vaso di Pandora?
E gli italiani perché non si mobilitano per arrestare questa mattanza di umani?
(aggiornato al 31 maggio 2016)
L’ultimo rapporto del ministero delle politiche sociali, segnala la scomparsa nei primi 5 mesi del 2016, di ben 5.241 minori, definiti “irreperibili” che però nessun autorità italiana sta cercando.
Nel 2015, secondo i numeri ufficiali, anzi istituzionali, in Italia risultano scomparsi più di 12 mila fra bambini e adolescenti.
Il criminale israeliano è stato preso per caso, per una di quelle intuizioni che fanno di un poliziotto italiano, Antonio Del Greco, un agente di prim’ordine.
Qualcosa di strano nel passaporto, uno sguardo sfuggente e un certo nervosismo nel passeggero del volo Boston-Roma di Alitalia, un rapido controllo sull'Internet dei malvagi.
Ed ecco la risposta. Il 77enne Tauber, latitante dal 2010, era ricercato dalla polizia di tutto il mondo per un mandato di cattura internazionale emesso dallo stato brasiliano di Pernambuco.
Il «signore degli organi» aveva messo in piedi la sua organizzazione una decina d'anni fa nel nord est del Brasile, buco nero di indigenza e povertà assoluta in un Paese di devastanti contrasti, organizzando l'asportazione di organi umani prelevati ad almeno 19 cittadini.
O meglio: soltanto di 19 si sono trovate le prove.
La prassi era semplice. Una volta individuato il soggetto, gli si proponeva una cifra variante fra i 6 mila e i 12 mila dollari, lo si sottoponeva a una serie di esami clinici e una volta chiuso il contratto lo si imbarcava su un volo per il Sud Africa, dove certi medici compiacenti, in cliniche compiacenti, sbrigavano il lavoro (l'espianto e il reimpianto di un rene, il più delle volte).  
Anche il rabbino Levy-Izhak Rosenbaum, un altro ebreo sionista aschenazi, residente a New York, è stato arrestato nel 2009 con l’accusa di traffico di organi umani.
Nel 2012 è stato condannato a due anni e mezzo di prigione. Un'inchiesta giornalistica ha messo in luce il ruolo di primo piano svolto a livello mondiale, esclusivamente dagli israeliani nel traffico internazionale di organi. 
Il The New York Times ha scritto, in un report dell'agosto 2014, che i mediatori di trapianti di organi in Israele hanno intascato ingenti somme di denaro.
Secondo l'analisi del Times sui più importanti casi di vendita di organi a partire dal 2000, gli israeliani hanno avuto un 'ruolo sproporzionato' nel traffico di organi.  Sulla questione dell'espianto non autorizzato di organi, da parte d'Israele, ha investigato per 10 anni l'FBI, poiché non solo i palestinesi ne erano vittime. Ma bisogna tornare indietro al 1992. In quell'anno Ehud Olmert, allora ministro della sanità israeliana, lanciò una campagna con cui si cercava di affrontare la questione dell’insufficienza di organi, inserendo i donatori di organi in un registro apposito. Da allora, cominciarono a scomparire giovani palestinesi dai villaggi della Cisgiordania e di Gaza. I soldati israeliani li riportavano morti dopo cinque giorni, con i corpi squarciati. Giravano voci di un notevole aumento di scomparse di ragazzi giovani, e di conseguenti funerali notturni dei corpi sottoposti ad autopsia.  
Per vari anni, dal  2001, erano circolate accuse nei confronti del patologo di Stato israeliano, Yehuda Hiss, sospettato di furto di organi. Hiss era il direttore dell'Istituto Forense Abu Kabir di Tel Aviv.
La rivelazione della presenza di organi umani conservati illegalmente all'Istituto Forense Abu Kabir spinse il membro della Knesset Anat Maor, presidente della Commissione Scientifica del Parlamento, a chiedere l'immediata sospensione del direttore, il Prof. Yehuda Hiss. Le autorità erano state messe in guardia sulla condotta illecita di Hiss già nel 1998, anche se per anni non fecero nulla.
Nel 2001 un'indagine del Ministero della Sanità israeliano scoprì che Hiss era stato coinvolto per anni nel prelievo di organi come gambe, ovaie e testicoli, eseguito senza il consenso dei familiari,  per poi vendere gli organi a scuole di medicina dove venivano usati per la ricerca e il tirocinio. Era stato nominato capo patologo nel 1988. Hiss non fu mai incriminato, ma nel 2004 fu costretto a dimettersi dalla direzione dell'obitorio nazionale dopo anni di lagnanze.
Ma, nonostante ciò, rimase capo patologo e, negli anni, tornò ad essere direttore dell'Istituto Forense, sebbene nel 2009 venne nuovamente accusato di essere stato operatore di espianti di organi da martiri che avevano svolto operazioni militari contro Israele, per venderli o darli agli ospedali israeliani.  

riferimenti:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/06/07/Traffico-organi-arrestato-ex-ufficiale-Fiumicino_8832306.html

deca




MA NON è FINITA QUA ..... INFATTI .....


ITALIA: ESPIANTO D'ORGANI A BIMBI ED ADOLESCENTI !!



di Gianni Lannes


Non solo pedofilia e pedopornografia ben protetta dalle istituzioni. C'è di peggio nel belpaese.
Rubano impunemente i minori per farli a pezzi e vendere gli organi: quelli italiani hanno iniziato a farli sparire negli anni '80, come attestano le statistiche del Viminale. 
Ecco alcuni atti senza risposte governative. «Sul fenomeno della scomparsa di minori e sui sospetti sull'esistenza di un commercio di organi»: è quanto riporta l’interrogazione a risposta scritta numero 4/25906 del 21 maggio 1991. Allora, correva la legislatura X. 
E ancora: «Sulle misure che si intendono adottare per arginare il fenomeno della scomparsa di bambini» (interpellanza 2/01461 del 30 maggio 1991). «Sulle misure che si intendono adottare per porre fine al rilevante fenomeno delle sparizioni di bambini, in particolare nel meridione» (interrogazione a risposta scritta 4/04778 del 10 settembre 1992).


Quando si fanno domande cruciali alle autorità governative non si riceve mai risposta. Basta esaminare gli atti parlamentari, in particolare dal 1979 in poi, per rendersi conto dell'orrore più grande, eluso da tutti: dalla politica ma anche dalla cosiddetta società civile.
Infatti, sono centinaia le interrogazioni e le interpellanze indirizzate ai governi italiani , rimaste senza a risposta a tutt’oggi, come nel caso ad esempio dell'interrogazione 4/02086, depositata l'8 ottobre 2013 da ben 11 deputati del partito democratico.
Perché  i ministri Lorenzin e Alfano non rispondono? Perché l'ineletto Renzi tace come tutti i suoi predecessori?




«Rapiscono bimbi per i loro organi» denunciò nel 1992 il professor Carlo Romano, allora direttore dell’istituto di medicina legale della seconda università di Napoli, già componente della commissione nazionale bioetica. 



Nel 1993 una risoluzione del Parlamento €uropeo accusò l’Italia di aver falsamente importato dal Brasile 3 mila bambini, espiantandone gli organi. Nel 1994, Antonio Guidi,  ministro per la famiglia, di professione medico, confermò in Parlamento, ma non accadde nulla.
Nel 2004 l’agenzia Fides del Vaticano depositò un dossier con tanto di prove alla magistratura: «Traffico di bimbi e organi: Roma crocevia dell’orrore». Risultato? L’archiviazione in un baleno.
Di riscontri giudiziari ce ne sono a iosa, ma i procedimenti che coinvolgono anche ospedali pubblici e privati nonché baroni in camice bianco sono stati archiviati sempre in tutta fretta.


Da decenni in Italia rapiscono i minori per usarli come pezzi di ricambio. Dietro c’è un’impunita ed insospettabile organizzazione criminale protetta dal potere politico, medico e giudiziario.
Oggi nel belpaese ai fini della legge il furto di un cellulare vale più del sequestro di un bimbo. Non a caso l'Italia non ha ratificato la convenzione europea contro la tratta di organi umani. Sempre in Italia la tortura non è reato, mentre nel dire la verità si incorre nel reato di diffamazione risalente al codice Rocco (ancora in vigore nell'attuale codice penale).

L'Italia è tutto tranne che uno Stato di diritto.
Un Paese che non si occupa del dramma dei minori espiantati, non è uno Stato civile, ma soprattutto non ha futuro.

riferimenti: 

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