domenica 2 marzo 2014

Il piĆ¹ grande genio dimenticato dalla storia



Il genio serbo nato in Croazia, i cui riferimenti scientifici e storici su internet sono stati recentemente grandemente sfoltiti nelle pagine in lingua anglosassone, chissƠ perchƩ?

NIKOLA TESLA 

Il piĆ¹ grande genio dimenticato dalla storia


di Marco Pizzuti

Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta dei raggi cosmici. 
Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione.
Ora presumo che la storia si ripeterĆ  quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’ energia senza limiti, che puĆ² essere incanalata [1]“.     Nikola Tesla


CosƬ Nikola Tesla apre il primo capitolo della propria autobiografia, un volumetto polveroso fuori catalogo, comprato oltreoceano per pochi soldi in un negozio di libri usati. Sembrava proprio che questo libro fosse un “fondo di magazzino”, riguardante qualcuno poi non cosƬ importante.
Peccato perĆ² che a questo “qualcuno non cosƬ importante” si debbano molte invenzioni che ognuno di noi usa tutti i giorni nella vita quotidiana e quasi tutte le piĆ¹ grandi scoperte del XX secolo come ad esempio la prima grande centrale idroelettica del mondo (cascate del Niagara), i sistemi elettrici polifase a corrente alternata della nostra rete elettrica, i motori a campo magnetico rotante dei nostri elettrodomestici, il tubo catodico dei vecchi televisori, il tachimetro/contachilometri delle automobili, le lampade a vuoto luminescenti (neon) degli uffici, le porte logiche dei pc, il radar per il controllo del traffico aereo o indispensabili strumenti di comunicazione moderna come la radio [2].
Ed infatti anche se i libri di scuola, le istituzioni e i mass-media celebrano ancora solennemente il nostro Guglielmo Marconi come l’inventore del telegrafo senza fili (il nome della radio di allora) esiste una sentenza della Corte Suprema USA che ha riconosciuto la vera paternitĆ  della radio a Nikola Tesla [3]. Ciononostante, tutte le piĆ¹ grandi enciclopedie continuano a liquidare la sua vita e le sue opere nelle poche righe di un trafiletto dove troviamo citato il suo nome esclusivamente come unitĆ  di misura dell’induzione elettromagnetica.
Una volta conosciute la sua storia perĆ² non si puĆ² non provare un grande senso di gratitudine nei suoi confronti e non ci si puĆ² non interrogare sul come un genio cosƬ eccelso possa essere stato completamente dimenticato. Di tanto in tanto perĆ², lo scomodo nome di Tesla riemerge dall’oblio come ha fatto nel 2007 quando i ricercatori del MIT (Massachussets Institute of Tecnology) hanno annunciato al mondo di essere riusciti a trasmettere energia elettrica senza fili utilizzando i principi di risonanza scoperti dallo scienziato serbo piĆ¹ di un secolo prima!
Dall’anonimato al sodalizio con Edison
Nikola Tesla era di nazionalitĆ  serba ma nacque nella cittadina croata di Smilijan nella notte fra il 9 e il 10 luglio del 1856. Suo padre Milutin era un sacerdote ortodosso mentre sua madre, Duka Mandic, pur non essendo una donna istruita (non aveva frequentato la scuola per accudire i propri fratelli e le proprie sorelle minori dopo la malattia che aveva reso cieca la madre) era dotata di una memoria e di una capacitĆ  d’inventiva davvero prodigiosa. Tesla per sua fortuna ereditĆ² entrambe le qualitĆ  dei suoi genitori, il rigore morale del padre e le eccezionali doti intellettuali della madre, una donna che come lui stesso amava ricordare aveva brevettato un modo per estrarre dalle fibre vegetali il filo che poi utilizzava nei lavori di ricamo [4].
Tesla dal canto suo, venne attratto dalla scienza e dalla tecnica giĆ  all’etĆ  di 4 anni, quando strofinando la mano sul pelo del suo gatto domestico vide il formarsi di alcune scintille, un comune effetto elettrostatico che lo incuriosƬ a tal punto da lanciarlo alla scoperta dei fenomeni elettrici per il resto della vita. CosƬ dopo aver terminato gli studi di fisica e di matematica al Politecnico austriaco di Graz [5] (contemporaneamente aveva iniziato a studiare filosofia all’UniversitĆ  di Praga), continuĆ² a studiare e a lavorare tra le 20 e le 22 ore al giorno per dedicarsi alla sperimentazione. All’etĆ  di diciassette anni si accorse di possedere una  capacitĆ  di concentrazione mentale cosƬ straordinaria da riuscire a vedere “materialmente” davanti a sĆ© tutto ciĆ² che immaginava senza poter piĆ¹ distinguere il mondo reale da quello virtuale.
Appena divenne ingegnere utilizzĆ² questa facoltĆ  per passare dall’intuizione all’invenzione perfetta in ogni minimo dettaglio direttamente nella sua mente matematica senza avere alcun bisogno di prototipi reali. Alcune fonti affermano inoltre che Nikola Tesla, per sua stessa ammissione, era un ingegnere ed un fisico visionario che riceveva le intuizioni da un profondo stato di astrazione mentale [6]
Molti anni dopo, nel 1899, mentre stava conducendo esperimenti nel suo laboratorio di Colorado Springs, ricevette un segnale radio che si ripetĆ© continuamente. In tale occasione affermĆ² pubblicamente di avere captato un messaggio radio proveniente dallo spazio ma venne ridicolizzato dal mondo accademico.
Oggi perĆ² sappiamo che esistono effettivamente dei “rumori di fondo” che vagano all’interno della nostra galassia e che alcuni di essi possono essere realmente scambiati (vista la loro ripetitivitĆ ) per messaggi intelligenti. E nonostante lo scetticismo dell’epoca ĆØ sempre a Tesla che dobbiamo la prima scoperta delle onde radio provenienti dal cosmo [7].


Nikola Tesla si dedicĆ² anima e corpo allo sviluppo di motori elettrici e di impianti di illuminazione che potessero sfruttare i principi della corrente alternata. E cosƬ, nel 1881, mentre lavora come disegnatore e progettista all’Engineering Department del Central Telegraph Office, iniziĆ² ad elaborare il concetto della rotazione del campo elettromagnetico che in seguito rese utilizzabile la corrente elettrica alternata. L’anno successivo si trasferƬ a Parigi per lavorare alla Continental Edison Company e nel 1883 realizzĆ² il primo motore a induzione di corrente alternata della storia [8].
E fu proprio durante la fase di progettazione e di costruzione di quest’ultimo che lasciĆ² senza fiato tutti i colleghi e gli operai che ebbero modo di assistere in prima persona al suo straordinario, quanto inusuale metodo di lavoro. Un modus-operandi che ĆØ risultato semplicemente impossibile per qualunque altro scienziato a lui precedente, postumo o contemporaneo. E ciĆ² in quanto, come anzidetto, non gli era necessario passare attraverso la fase dei prototipi [9], le invenzioni venivano rielaborate esclusivamente nella sua mente fino a quando non raggiungevano la perfezione.
CosƬ una volta terminata la fase della ideazione disegnava il progetto che poi passava direttamente alle catene di montaggio [10]. Nel 1884, il giovane Tesla si imbarcĆ² alla volta degli Stati Uniti per entrare a lavorare nel team dell’inventore piĆ¹ ricco e celebrato di allora, Thomas Alva Edison. La sua speranza era quella di ricevere i mezzi finanziari e le strutture per continuare la sperimentazione e realizzare cosƬ tutte le sue invenzioni. Aveva con se solo una lettera di presentazione che sbalordƬ persino Edison. A scriverla fu il migliore ingegnere di Edison alla Continental Edison Company di Parigi e recitava quanto segue:
“Nella mia vita ho conosciuto solo due grandi uomini, uno ĆØ lei Mr Edison e l’altro ce lo ha di fronte.”
Edison allora, incuriosito ma allo stesso tempo irritato per essere stato messo sullo stesso piano di uno sconosciuto e squattrinato ingegnere appena immigrato, concesse immediatamente udienza a Tesla affinchĆ© gli esponesse i concetti della sua scoperta relativa alla corrente alternata. Ma quando comprese meglio di cosa si trattava affermĆ² che una simile tecnologia non avrebbe mai potuto funzionare.
In questo modo cercĆ² di proteggere il futuro del suo giro d’affari legato ai diritti sui brevetti a corrente continua [11], ovvero il tipo di elettricitĆ  che oggi utilizziamo quasi esclusivamente per le batterie. Lo scienziato serbo tuttavia non si perse d’animo e accettĆ² comunque di lavorare duramente per Edison nell’esecuzione di altri progetti poichĆ©  aveva un assoluto bisogno di danaro. A fronte degli impegni lavorativi assunti  per la modifica dei generatori di corrente continua, Edison promise a Tesla un compenso di ben 50,000 $ con una semplice stretta di mano tra “gentiluomini”.
Ma non appena quest’ultimo terminĆ² il compito affidatogli si vide rifiutare il credito maturato sulla base del fatto che non aveva stipulato alcun contratto scritto.  Edison infatti liquidĆ² Tesla con la celebre frase: “Mr. Tesla, voi non capite il nostro humour americano!”.
La guerra delle correnti
Dopo il “divorzio” da Edison Tesla fu costretto a lavorare per circa un anno come manovale in una ditta di scavatori. Nel maggio del 1885 perĆ², il magnate di Pittsburgh George Westinghouse acquistĆ² tutti i suoi brevetti sui motori a corrente alternata fondando la Westinghouse Electric Company ed iniziĆ² la famosa guerra delle correnti contro Edison. Il confronto commerciale terminĆ² con la vittoria di Westinghouse ma i costi economici che quest’ultimo dovette sopportare furono enormi. Inoltre Westinghouse doveva dei compensi altissimi proprio a Tesla e se li avesse pagati sarebbe finito in bancarotta.
Tesla allora si recĆ² in soccorso di Westingouse affermando: “I benefici che deriveranno alla societĆ  dal mio sistema di corrente alternata polifase ĆØ per me piĆ¹ importante dei soldi che entreranno nelle mie tasche. Mr. Westinghouse, voi salverete la vostra azienda cosƬ potrete sviluppare le mie invenzioni. Qui c’ĆØ il vostro contratto e qui c’ĆØ il mio, li strappo a pezzetti e non avrete piĆ¹ problemi con le mie royalties” [13].
Un episodio da cui traspare quanto Tesla sia sempre stato coerente con sĆ© stesso. Egli infatti aveva sempre affermato che lo scopo ultimo della scienza fosse il miglioramento delle condizioni dell’umanitĆ  e quindi non esitĆ² a sacrificare se stesso per il bene comune. Grazie a questo gesto, Westinghouse rimase nel mondo del business e potĆ© continuare a produrre i dispositivi a corrente alternata inventati da Tesla. Schivo dal successo personale ed egoistico, egli era felice di trasmettere il proprio successo agli altri.
E fu proprio la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica alternata a condurre  poi l’umanitĆ  nella c.d. epoca moderna. CiĆ² in quanto la corrente continua di Edison oltre ad offrire prestazioni minori a costi molto piĆ¹ elevati non poteva essere distribuita oltre i 3 km di distanza a causa della forte resistenza elettrica che sviluppa sui cavi conduttori (Legge di Ohm). Tesla impiegĆ² ogni centesimo guadagnato per reinvestire in sperimentazione e ricerca inventando tra le molte cose, la bobina a  circuito risonante, ovvero un trasformatore ad alto voltaggio che divenne poi uno strumento indispensabile per la fornitura della corrente alternata sulle lunghe distanze [12].
Per Tesla insomma il vero successo personale era poter condividere le proprie scoperte con gli altri, ovvero contribuire attivamente al progresso dell’umanitĆ  intera. Sugli scopi che il vero uomo di scienza dovrebbe conseguire, egli affermĆ² infatti: “L’uomo di scienza non mira ad un risultato immediato. Egli non si aspetta che idee avanzate siano immediatamente accettate. (…) Il suo dovere ĆØ fissare i principi fondamentali per quelli destinati a venire dopo e indicare loro la strada” [14]. Tesla inoltre sosteneva di avere scoperto come imbrigliare l’etere, ovvero una fonte inesauribile e gratuita di energia che permea tutte le cose compreso lo spazio vuoto [15].
 Per tali affermazioni venne definito folle dal resto del mondo accademico ma in epoca moderna tale forma di energia ĆØ stata riscoperta sotto il nome di energia del vuoto quantistico [16] e misurata sperimentalmente con l’effetto Casimir [17].
La trasmissione di energia senza fili
Nel maggio del 1899, Tesla si recĆ² a Colorado Springs dove istallĆ² un nuovo laboratorio per effettuare una serie di esperimenti tra cui valutare la possibilitĆ  di trasmettere energia attraverso i media naturali come la terra, l’acqua e l’atmosfera. Egli riteneva infatti praticabile trasmettere energia elettrica a localitĆ  lontane senza la necessitĆ  di ricorrere ai fili conduttori. Aveva cioĆØ scoperto che la Terra a determinati voltaggi e frequenze si comporta come un ottimo conduttore di energia elettrica. Inoltre, dall’osservazione diretta dei rovesci temporaleschi aveva notato un fenomeno insolito, i suoi sensibili oscillatori, non captavano tutte le scariche elettriche dei fulmini.
Indagando sulle ragioni di un tale comportamento anomalo dei suoi ricevitori scoprƬ le proprietƠ nascoste delle onde stazionarie [18], le quali, a suo parere potevano essere utilizzate per trasportare energia elettrica senza alcuna apprezzabile dispersione su tutto il globo [19]. Sfruttando queste conoscenze, riprodusse artificialmente le scosse delle folgori con la sua bobina da cento milioni di volts [20] per creare onde stazionarie nel terreno riuscendo a trasmettere 10.000 watts di potenza a circa 40 km di distanza [21].
 Tesla perĆ² sapeva che tale tecnologia non sarebbe mai stata accetata dai suoi finanziatori che lucravano anche sulla costruzione dei tradizionali elettrodotti poichĆØ ne avrebbe ridotto i costi di distribuzione dell’energia elettrica a zero! A ciĆ² va aggiunto il fatto che chiunque avrebbe potuto ricevere energia gratuitamente semplicemente piantando un’ antenna nel giardino senza che fosse possibile misurare e far pagare l’elettricitĆ  cosƬ assorbita.
Per queste ragioni in seguito Tesla cercĆ² di mantenere l’assoluto riserbo sui veri scopi che intendeva realizzare. Egli sosteneva inoltre che la zona dell’atmosfera terrestre posta a 80 Km dal suolo, detta ionosfera, era fortemente conduttrice e che quindi anch’essa poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica su tutto il globo. Rimaneva perĆ² il problema tecnico di come inviare energia elettrica ad una tale altitudine e quindi tale sistema si rivelĆ² essere la via piĆ¹ costosa e meno praticabile rispetto a quello di terra [22].

L’interno del laboratorio a Pikes Peak, Colorado. I lampi che si vedono sono generati dalla bobina Tesla.

Ritornato a New York, Tesla scrisse un articolo dal tono futuristico sul Century Magazine in cui affermĆ² di poter costruire un “sistema mondiale di trasmissioni senza fili ” utile per comunicare telefonicamente, inviare notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato. 
L’articolo catturĆ² l’attenzione di J. P. Morgan, un grande banchiere d’affari  che gli  offrƬ un finanziamento iniziale di 150,000 $, in cambio del 51% delle azioni sul progetto.


Nel 1901 Tesla si mise alla costruzione del suo nuovo sistema di trasmissione mondiale vicino alle scogliere di Wanderclyffe, nel Long Island dello stato di New York. Si trattava dello sviluppo e del perfezionamento dell’impianto di trasmissione giĆ  da lui utilizzato a Colorado Springs ed era caratterizzato da una struttura portante interamente in legno con una enorme cupola metallica toroidale sul vertice.
Ma per quanto la Wanderclyffe Tower fosse perfettamente idonea a svolgere molte funzioni, lo scopo che primariamente Tesla voleva raggiungere con la sua costruzione era la trasmissione di elettricitĆ  senza fili in tutto il globo, un obiettivo che lo scienziato si guardĆ² bene dal rivelare al suo finanziatore [23]. Il 12 dicembre dello stesso anno perĆ² il mondo fu sconvolto da una notizia sensazionale: Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera “S” oltreoceano da una localitĆ  in Cornovaglia fino a Newfoundland, in America [24].
Pochi infatti sapevano che l’inventore italiano aveva utilizzato ben 17 dei suoi brevetti per ottenere quel risultato e cosƬ Tesla fu costretto ad iniziare una battaglia legale controMarconi [25].
Ma quando qualche tempo dopo Tesla dichiarĆ² ai giornali di potere illuminare tutta la cittĆ  di Parigi con il suo trasmettitore di Warderclyffe, Morgan scoprƬ che il vero scopo di Tesla era quello di trasmettere gratuitamente energia elettrica senza fili e quindi ritirĆ² immediatamente il suo appoggio finanziario al progetto dicendo allo scienziato che avrebbe fatto molto meglio a realizzare un impianto come quello di Marconi.

La Wanderclyffe Tower

Il super banchiere infatti aveva chiesto a Tesla solo di sviluppare un sistema di comunicazione avanzato su cui poter lucrare e non certo una tecnologia che andasse contro i suoi stessi interessi di profitto.
Di conseguenza, dietro la pressione dei poteri forti, Tesla venne prima fermato ad un passo dal completamento del sistema mondiale, poi isolato da tutto il resto del ghota finanziario (non trovĆ² piĆ¹ nessuno disposto a fargli credito) e infine dimenticato da media e istituzioni insieme alle sue scoperte scomode.
Dal momento della storica rottura con Morgan,  Guglielmo Marconi fu elevato a nuova “star” internazionale delle radiocomunicazioni.







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Tesla invece sprofondĆ² in un mare di debiti mentre i mass-media si accanirono contro di lui dipingendolo come un folle agli occhi del pubblico. 
Ciononostante una sentenza della Corte Suprema americana del giugno 1943 (caso 369, 21 Giugno 1943) sta ancora aspettando che il premio Nobel della radio venga restituito al suo vero ideatore, Nikola Tesla  (U.S. patents #645,76 e #649,621) [26].
Tesla diede il proprio contributo anche  all’invenzione del radar e di tutte le altre tecnologie moderne che sfruttano i principi di risonanza come gli strumenti medici diagnostici piĆ¹ avanzati (ad es. la T.A.C. e la risonanza magnetico nucleare).
Il rifiuto dei Nobel
Ancora nel 1912, Tesla godeva ancora di una discreta fama mondiale e venne persino candidato al Premio Nobel per la Fisica ma lo rifiutĆ² per non averlo ricevuto nel 1909 al posto dell’italiano [27].
Nel 1915, Tesla rifiutĆ² di nuovo il premio Nobel per essere venuto a conoscenza del fatto che avrebbe dovuto condividerlo con Edison. Entrambi quindi non ricevettero tale onorificenza [28].
E per Ironia della sorte nel 1917 gli venne attribuita una onorificenza intitolata, guarda caso, a Edison, la Edison Medal, che questa volta accettĆ² suo malgrado come ultimo disperato tentativo per evitare l’oblio.
Un modello per gli uomini di scienza
Tesla si mostrĆ² sempre schivo e distaccato sia dalle ricchezze materiali che dal successo personale ponendosi cosƬ come modello ideale per tutti i veri uomini di scienza.
Fino agli ultimi anni di vita rimase convinto di poter ancora offrire il suo contributo al progresso e sperava ancora nell’aiuto di un finanziatore che non arrivĆ² mai. Non ci sono notizie precise relative alla data della sua scomparsa ma si suppone che sia morto il 7 gennaio 1943, all’etĆ  di 86 anni.
Tesla viveva solo, in una stanza d’albergo e quindi il suo corpo senza vita venne trovato circa 24 ore dopo il decesso. 
PiĆ¹ di 2000 persone presenziarono al suo funerale a Manhattan, comprese personalitĆ  politiche eccellenti e personaggi noti dell’alta societĆ .

“La scienza non ĆØ nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’ umanitĆ ”.     Nikola Tesla

RIFERIMENTI:

1 – Affermazione con cui Nikola Tesla apre la propria autobiografia, reperibile su Internet all’indirizzo http://www.amasci.com/tesla/biog.txt.
2 – Massimo Teodorani (astrofisico del CNR),  Nikola Tesla, Lampo di genio, Macroedizioni, 2005 – Per una rassegna completa dei brevetti e delle scoperte di Tesla, si puĆ² consultare il volume di stampo autobiografico  The fantastic Inventions of Nikola Tesla, Adventures Unlimites Press, 1993, Kempton, Illinois, USA.
4 – Autobiografia citata, pp.3-4
5 – http://www.yale.edu/scimag/Archives/Vol71/Tesla.html
6 – Robert Lomas, Nikola Tesla, l’uomo che ha inventato il XX secolo, Newton & Compton, 2000.
7 – http://www.pbs.org/teslla/ll/ll_colspr.html .
8 – Vedi siti biografici http:// www.yale.edu/scimag/Archives/Vol71/Tesla.html , p3, http:// www. frank.germano.com/nikolatesla.htm, p. 1
9 – Robert Lomas, op.cit..
10 – Massimo Teodorani, op cit..
11 – Michael Pupin, From Immigrant to Inventor, Charles Scribner’s Sons, NY, pages 285-286.
12 – http://www.frank.germano.com/nikolatesla.htm, p 3.
13 – Vedi O’ Neill, Prodigal Genius: the Life of Nikola Tesla, Brotherhood of Life Inc,1996, Al buquerque, NM. L’indice dei capitoli di questa biografia ĆØ disponibile on line sul sito http://www.geocities.com/Area51/Shadowlands/9654/tesla/prodigal.html. Cliccando sui link che portano ai titoli dei capitoli si possono leggere i singoli capitoli della biografia. L’episodio citato si trova nel paragrafo 5 del I capitolo, reperibile all’indirizzo http://www.brotherhoodoflife.com/ProgenPart1.html
14 – Citazioni da http://www.crystalinks.com/tesla.html, pp 4-6.
16 – http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Casimir
17 – http://www.storiainrete.com/enigmi/tesla/tesla.htm. Vedi anche articolo di Tresoldi, Campo tachionico e radioestesia: ipotesi di identificazione della portante radiestesica, nel libro di Galliani, Campo Tachionico, Tecniche Nuove, 1999 pp 105-106.
19 – Robert Lomas, op. cit..
20 – Ibidem
21 – Massimo Teodorani, op. cit.
22 – http://www.pbs.org7tesla/ll/ll_colspr.html,
23 – http://www.frank.germano.com/nikolatesla.htm , http://www.concentric.net/ Jwwagner/ntes-p2.html , http://members.tripod.com/RandyHiatt/teslapage2.html .
24 – http://www.alpcom.it/hamradio/radio2.html
25 – http://www.frank.germano.com/nikolatesla.htm , p 2, http://www.crystalinks.com/tesla.html .
26 – http://www.members.tripod.com/RandyHiatt/teslapage2.html , p. 3 .
27 – Robert Lomas, op. cit.. – http://www.frank.germano.com/nikolatesla.htm , p 4.
28 – Ibidem

5 commenti:

  1. Volutamente dimenticato!! Se ce l'avessero fatto studiare....

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  2. in nome del profitto hanno affossato la scienza e la conoscenza

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  3. Nicola Tesla ĆØ stato l'evangelizzatore, e come GesĆ¹ ci ha lasciato il vangelo Tesla ci ha lasciato la libertĆ  di sognare un mondo migliore, spero tanto che gli scenziati moderni prendano ad esempio la sua vita onorandolo portando avanti i suoi studi e realizzando i suio sogni e farli diventare realtĆ  per noi tutti.
    Tesla ĆØ e rimarrĆ  sempre nel mio cuore come un esempio di vita, grazie amico mio.

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  4. non so che dire. Sono un ammiratore di Tesla, e da vecchio ingegnere elettrotecnico do a Niki Tesla il grande merito di aver intuito il potenziale della corrente alternata; ma la sua idea di trasmettere energia senza fili mi fa pensare che per quelli che si trovassero nei pressi sarebbe come mettere la testa nel forno a microonde.
    Oggi Nikola potrebbe gioire perchĆ© la piĆ¹ bella vettura elettrica ĆØ la Tesla,costruito dalla californiana Tesla, Inc.
    Per il resto, io lo definirei un genio casinista, a differenza di Edison, un genio affarista (e un po' figlio di p...).
    Paolo Tondi

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  5. All'Anonimo 6 marzo 2017 19:36. Questo progetto cinese di trasmissione dell'energia non ĆØ la stessa cosa (sono Fausto Baiocco, un vecchio architetto - mica tanto, poi, 65 anni - ma anch'io con una certa ammirazione per Tesla). http://www.lescienze.it/archivio/articoli/2017/12/01/news/l_internet_dell_energia-3771337/?refresh_ce

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