lunedì 24 marzo 2014

SE ERI BAMBINO NEGLI ANNI '50-'80 LEGGI

 



Se eri un bambino negli anni

'50 '60 '70 '80 DEVI LEGGERE!!!

 


1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag ..…
2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo (per non parlare dei cassoni degli Apecar [deca]) ....
3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.
4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.
5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco .... (neppure in CIAO e neppure in Vespa [deca]).
6.- Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale ..…
7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con cespugli, non con le auto!
8.- Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari .… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile ..….
9.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
10.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.
11.- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare ..…
12.- Condividevamo una bibita in quattro ..… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi , televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet ..… Avevamo invece tanti AMICI.
14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.
15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma.
16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.
17.- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità ..… e imparavamo a gestirli.
18.- Facevamo le impennate col CIAO senza casco, su in due, frenando in impe agli incroci, con una mano sola ...... [deca]


La grande domanda allora è questa:

Come abbiamo fatto a sopravvivere?

E a crescere e diventare grandi?

Se appartieni a questa generazione, condividi questo link con i tuoi conoscenti della tua stessa generazione…. e anche con gente più giovane perché sappiano come eravamo noi prima!

(Paulo Coelho)

4 commenti:

  1. Stupendo, riporto ancora i segni di quell' infanzia cosi libera, potevi urlare al cielo senza essere ricoverato con un TSO, potevi vedere il cielo BLU e le NUVOLE BIANCHE e DEFINITE e l'aria non puzzava ovunque, il mare non era una fogna a cielo aperto con le euro-bandiere blu.
    Parlavi con gente bizzarra, originale, diversa, anche ordianaria o caratteriale ma non si temeva il "diverso", non lo si combatteva con le armi, non lo si utilizzava per le attuali vergognose, lucrose propagande. La moda era roba per fighetti o giustamente da donne, non si tornava a casa se non sporchi e marchiati dalla giornata, ogni tanto qualche punto di sutura.
    La televisione era un pezzo di vetro radioattivo che faceva male alla vista, se facevi danni sberle o peggio punizioni, mangiavamo sapori che oggi sono un utopia, un mito ancestrale....Quando il Cancro era una rarità, non "epidemico" come il raffreddore. Abbiamo combattuto la vergognosa moda della pelliccia, dei regali di lusso, della controcultura, mezzo secolo di stragi, omicidi di Stato. Noi abbiamo fatto sicuramente degli errori ma non eravamo servi del potere, della bio-teknologia, schiavi della tendenza, dell culto dell 'impersonale e della massificazione politico-biologica, della politica da baraccone la vasta feccia di bestie ignoranti che conducono il paese in esso contenute e sostenute dal gentile popolo. Ragazzini alle prime armi con tanta cultura da riempire un IPAD. Tutti, troppi addestrati all' esecuzione di una danza macabra, che ha portato al delirio delle coscienze, alla morte della nostra millenaria civiltà della cultura, una morte orchestrata da pifferai magici, illusionisti e buffoni di corte di popoli senza volto. Questa civiltà morirà nel sangue perchè nel sangue l'abbiamo creata. Non più degni della nostra civiltà oltre c'è solo il nulla. Grazie Deca, veritas est in puteo

    RispondiElimina
  2. il lato peggiore è che oramai tutto questo è solo nella nostra memoria....e io me la tengo stretta, tanto condividerla non serve a nulla...me la godo da solo....spero solo i nostri figli possano tra 60 anni ricordare con piacere le gioie della propria gioventù.....(spero ma dubito)

    RispondiElimina
  3. I figli, ritengo in casi rarissimi, non hanno l'imprinting umano che avevamo noi 30-50 anni fa, ora o li segui passo passo oppure sono persi dal terzo anno di vita.... caro Stefano Agnelli!!!

    RispondiElimina
  4. Non avevamo nulla non sapendo di avere tutto ,sono un ragazzo del 55 ciao a tutti quelli della mia generazione

    RispondiElimina